La Via del ritorno a casa fu piena di ostacoli.
Mentali, s'intende.
Il nostro Saggio, che forse, saggiamente, si era reso conto di essere meno saggio di quello che credeva, non poteva non pensare al proprio isolamento.
Cominciò, quindi, a elaborare soluzioni, schemi mentali che potessero aiutarlo a venire a capo della questione.
La notte, passata disteso nel proprio giaciglio, sotto le stelle, passò quasi insonne. Ma come ogni notte "da storia" portò consiglio.
Il modo di creare una piramide con un vertice unico e una base numerosa sembrò al nostro Saggio, una vera idiozia. La base non avrebbe capito il vertice e viceversa.
Se invece due Saggi del Bosco fossero stati uniti da un filo, anche lungo centinaia di spanne, ad ogni movimento di esso,se ne sarebbero accorti. A prescindere dalla distanza...
Poi pensò alle reti dei pescatori.
Ne immaginò una capace di coprire non solo il suo Bosco, ma anche i Boschi dei Saggi dei Boschi vicini e lontani.
Ogni movimento sarebbe stato avvertito da tutti, ovunque essi fossero stati.
La rete. Non male.
Il segreto di Pulcinella
6 anni fa
4 commenti:
Questo è anche un invito a coloro che, sconfortati di non avere lettori nei propri blog, hanno abbandonato il proposito...invece di pensare ad una soluzione (come ha fatto il saggio), hanno preferito arrendersi ai fatti senza nemmeno reagire al problema..Anch'io un paio di mesi fa ero tormentato dallo stesso dubbio, ovvero :"ma qualcuno sa dei miei post?"..poi ho realizzato che, mettendoli in rete, avrei potuto, qualora qualcuno li avesse letti, aprire connessioni, contatti, amicizie (o anche inimicizie, mica tutti la pensano come me ;) ) su argomenti che mi riguardano...questo è il vero significato della rete...se qualcuno ancora non l'avesse capito, magari ecco potrebbe cercare almeno di capire la storia del saggio, e poi vedere di accostarla alla realtà...se non ci riuscite...beh...probabilmente è meglio che andiate a guardare il Grande Fratello e Uomini e Donne...
Da bambini ci raccontavano le fiabe per farci capire in maniera semplice concetti difficili come l'amicizia, l'onore, il rispetto...devo dire che il metodo era davvero efficace e anche questa storia che ci hai raccontato lo è...ci ricorda che l'uomo è un “animale sociale”, ovvero è un individuo che si forma, si evolve, cresce e cambia nell'incontro/scontro con gli altri, attraverso il dialogo. Il monologo non ci porta nulla, non arricchisce e si perde nella regione del non detto.
Estremamente profondo ed interessante.
E' la connessità umana, più di quella logica, a renderci consapevoli di tutti i nostri Boschi.
Grazie davvero.
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