A and B Side

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Sesto Fiorentino, ProvinciadelMondo, Italy
Al massimo un ammiratore della Primula Rossa Bruno Fanciullacci. Sperando di capire, un giorno, cosa voglia dire la parola coraggio.

venerdì 28 novembre 2008

Ringraziamenti.

Grazie. Grazie Radio Padania Libera.
In una sola serata i due conduttori, uno dei quali è capogruppo leghista in consiglio comunale a Seregno, mi hanno finalmente aperto gli occhi.
Adesso so che "il kebab fa male". Perchè? Non lo so. E loro lo sanno meno che mai. Ma quando si tratta di "quelli"(arabi, musulmani, negri) non ci si sbaglia mai.
Inoltre, i due luminari, che Dio ce li conservi millanta anni, hanno dissertato sul concetto di normalità(!). Ho così scoperto che, guardando i trasgender in televisione, mi vengono mandati "messaggi subliminali" che mi conducono verso una "insana trasgressione".
Hai visto 'sti froci? Se li guardi diventi frocio anche te... Meno male che c'è Radio Padania Libera.
Meno male che adesso sono al riparo dai pericoli.
Se ci fosse qualche leghista che, povero, non capisce, questò è un post sarcastico. Per il significato di questa parola (parlo sempre per il leghista di cui sopra) rimando alla consultazione di Wikipedia.

lunedì 24 novembre 2008

Fatalità

"E' stata una fatalità."
Il non-mio pseudo egoarca Silvio Cav. Banana dice che un controsoffito crollato di una scuola, senza terremoti, nel 2008 è stata una fatalità. Sculo. Che sculo, eh?
Fatalità è un meteorite che ti distrugge la macchina. Non una scuola che crolla. (Vedi, anche, San Giuliano, qualche anno fa.) Ma le responsabilità non ci piacciono! Mettono di cattivo umore. Pessimisti! Ci vuole ottimismo! E che diamine. Ne è morto uno solo, no?
Terrorizzato da quali altre fatalità possano capitare cerco di riflettere. In tutta la sua inutilità.
Contro le fatalità siamo inermi. Contro le ingiustizie, l'incuria, la trascuratezza, gli interessi meschini, la corruzione, no. Le fatalità non esistono.

sabato 22 novembre 2008

Sensibile

La parola sensibile è vaga come stelle dell'Orsa. Francesca Mambro fu protagonista dell'eversione nera degli anni '70, si è presa qualche ergastolo per omicidi organizzati, realizzati, rivendicati, confessati, ma si è proclamata innocente rispetto alla strage di Bologna. Francesca Mambro era allora come oggi la donna di Giusva Fioravanti, un tizio colpevole di decine di delitti a sfondo labilmente politico. Delitti diventati famosi per la ferocia e la facilità con cui vennero commessi, spesso a danno di gente che nulla aveva a che fare con le sue cause, e a volte dettati dalla follia piuttosto che da un qualche credo neofascista. Un ragazzo la cui gioventù venne violentata da troppa televisione. Giusva era uno pronto per la Uno Bianca prima della Uno Bianca. Qualche anno fa un giudice chiese a Francesca perchè lo scelse come compagno di vita.
A questa domanda rispose con una frase da ginnasio nichilista, lapidaria, nel senso di lapide: "Giusva era il ragazzo più sensibile che avessi mai incontrato".
Che razza di tipacci fossero gli altri ragazzi che aveva frequentato non ci è dato sapere. Di sicuro Francesca con gli uomini non è stata fortunata, e la parola sensibile resta dubbia e ambivalente come il coinvolgimento dei NAR per i fatti del 2 agosto 1980. Francesca Mambro è citata nei ringraziamenti di un disco intitolato: "Abbiamo pazientato 40 anni, ora basta!" Sensibili anche loro. Per evitare di confondere la sensibilità con l'eversione fascista e stragista, stabiliremo dei limiti.Definiamo quindi neosensibilismo il nostro modo di essere sensibili. E tutto si distacca dalle ambiguità di Francesca Mambro da cui ci dissociamo, anche per l'uso sconsiderato e irresponsabile del vocabolario. La signora Mambro e il camerata Fioravanti sono fuori di galera. Fa male ammettere che al momento vincono due a zero
Offlaga Disco Pax

martedì 18 novembre 2008

Cav. Banana


"[...] in ogni cultura c'è il personaggio un po' mascalzone e un po' canaglia, ma mai a livello italiano. E ora avete eletto il re degli imbroglioni: uno come Totò." Credo che Roman Polanski, intervistato per il Venerdì di Repubblica da Emilio Marrese, si riferisse alla comicità di Totò. Il principe De Curtis non era certo un imbroglione.

Il Cav. Banana avrà letto e interpretato le parole del regista polacco come un complimento.

E per non deludere nessuno ha deciso di tirare fuori dal suo cilindro l'ennesimo coniglio. Stamattina, prima che il vertice italo-tedesco prendesse avvio, il nost....vostro...insomma di chi l'ha votato, Cav Bananananana, sì è nascosto dietro un lampione per poi apparire all'improvviso alla spalle del Cancelliere tedesco Angela Merkel, esclamando un classico ma sempre efficace "Cu-cu".
Non c'è altro da aggiungere. O meglio, sì. Il mio vuole essere un silenzio imbarazzante e imbarazzato.
...

martedì 4 novembre 2008

Indignazione


Post inutile. Non per questo meno fondamentale.
Esprimo indignazione. Profonda. Per il tentativo, ben riuscito, di nascondere, di sotterrare, insabbiare il sangue.
Perchè i potenti sono sempre tutelati. Tranquilli. Avendo rinunciato alla coscienza non hanno niente che possa turbarli. Almeno non la giustizia.
Oggi non penso più di questo. O meglio. Riesco a scrivere solo questo.
"Da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non lo aspettate...."
E chi vuol capire, ha già capito.

Ripensamenti

Mmm.
18 marzo 1975
"Pennacchio, perchè non allega alla sua tesi copia del documento del Ministero della Difesa sul dispiegamento di forze in A**********n?" Panico.
"Certo...perchè non lo allego..."
Pennacchio diventa pallido. E già immagina il tremendo viaggio nella Capitale. Da ufficio a ufficio, da archivio ad archivio. Autorizzazioni. Permessi. Polvere.

18 marzo 2006
"Pennacchio, perchè non allega alla sua tesi copia del documento del Ministero della Difesa sul dispiagamento delle forze in A**********n?"
"Avoglia." http://www.difesa.it/ "Fatto"

Stupido, banale, autoreferenziale esempio di come la tennnnnnologia, nella fattispecie il web, cambi(possa cambiare) COMPLETAMENTE prospettive, possibilità, potenzialità.

Tennologia

Pensavo. Fatto di per sè non sorprendente. Ovviamente includendo pensieri disarticolati.
Pensavo che non sarei stato in grado di postare post pre-im-postati. E infatti non li posterò.

Idee

Il bisogno di partorire idee geniali.
La voglia di far sapere agli altri cosa si stia pensando.
Tutto questo in modo originale simpatico.
Io voglio solo pensare pensieri già pensati.
Mi sta fatica essere originale.
Voglio vivere copiando e parlare citando.
Non come tutti che sono bravi e sono originali.
C'ho voglia di polemizzare stasera, non prendetemi troppo sul serio.

Non Trovato

Spiacente, ma stai cercando qualcosa che non c'è.


Incredibile come una banale scritta trovata in rete, sebbene con una traduzione più "seria" del necessario, faccia riflettere ben l'oltre l'aspettato. Una riflessione che va aldilà del "dove cazzo sta 'sto sito?!"
Mi interrogo davvero.

P.R.T.

domenica 2 novembre 2008

Strade miserabili

Si può comporre una canzone sulle strade miserabili
seduti sul bordo di una piscina
si può suonare nudi e sporchi un riff di chitarra
in una suite dell'Hilton, insultando i camerieri
si può ruttare davanti a un giornalista educato
e drogarsi sotto assistenza di un primario
si può essere solidali con gli indios
nella Bentley tra un aereoporto e un altro
ma un giorno le parole non ti ubbidiranno più
ti saliranno in gola, ti strangoleranno
tornerai a camminare lungo le strade miserabili
e capirai quante bugie hai detto, e per quanto.

dall'LP "Ogni passata speme"
Mamma mia mettimi giù. (Benni S.)